Bibbia: la guerra dei codici
Massimo Introvigne
[Le note si trovano alla fine del testo]
Secondo alcuni autori di successo, la Bibbia nasconde sequenze di lettere equidistanti che solo oggi è possibile scoprire con l’aiuto di un computer e che si rivelano cariche di significati mistici o profetici. Cabalisti ebrei, matematici curiosi, giornalisti, new ager e cristiani fondamentalisti scrutano - ciascuno dal suo punto di vista - il Vecchi Testamento alla ricerca delle misteriose sequenze. Esistono davvero? O non si tratta, piuttosto, di un’ennesima illusione "esoterica"?.
Quando nel 1997, il giornalista americano Michael Drosnin è entrato nell’elenco dei best seller con il suo The Bible Code ("Codice Genesi")[1], tradotto nelle principali lingue del mondo con oltre cinque milioni di copie vendute, anche per il pubblico non specializzato si è aperta una finestra su una strana polemica che appassiona gli ambienti dell’ebraismo hassidico e cabalistico almeno dagli inizi del secolo XX. Dopo due anni dalla pubblicazione dell’opera di Michael Drosnin la polemica continua, con decine di libri e articoli di cui sono autori ebrei hassidici, cristiani pentecostali e adepti del New Age. I molti che hanno letto il best seller di Michael Drosnin sanno di che si tratta. Un certo numero di testi esoterici moderni contengono ELS, "equidistant letter sequences", "sequenze di lettere equidistanti". Le ELS costituiscono anche uno dei codici più semplici tra quelli impiegati in ambito militare. Per leggere una ELS occorre conoscere quale lettera dell’alfabeto in un testo funge da punto di partenza, e quante lettere si devono saltare fra la lettera di partenza e la seconda lettera da prendere in considerazione, fra la seconda e la terza e così via. Per esempio in una corrispondenza apparentemente innocua, che nasconde in realtà un codice segreto, una chiave ELS 2-8 indicherà che la lettera da cui partire è la seconda - se il testo inizia: "Cara Marion...", si dovrà partire dalla "a" - e che contando dalla lettera successiva alla prima presa in esame si deve quindi selezionare l’ottava lettera: in questo caso la "n" finale di "Marion". Il messaggio segreto quindi inizia con "an...". Per andare avanti sempre contando dalla "a" della prima parola "Cara" si dovranno selezionare la sedicesima, la ventiquattresima lettera e così via, continuando ad adottare multipli di otto. Leggere una ELS conoscendo la chiave è molto facile. Se non si conosce la chiave, trovare una ELS in un testo di poche righe è un problema che un fedele lettore della Settimana enigmistica non dovrebbe avere difficoltà a risolvere. Trovare una o più ELS in un testo di migliaia di pagine senza conoscere la chiave è, invece, quasi impossibile. O meglio, è impossibile procedendo manualmente per tentativi. Diventa possibile se si chiede a un computer di tentare tutte le possibili ELS e di selezionare quelle che hanno un senso compiuto secondo un dizionario in una data lingua, per esempio la stessa lingua del testo. Vi sono testi esoterici - e messaggi segreti - in cui le ELS ci sono sicuramente, perché qualcuno ve le ha nascoste di proposito e ha fornito a qualcun altro la relativa chiave. Per altri testi, Bibbia compresa, la questione è molto meno semplice.
I primi cinque libri dell’Antico Testamento nella versione ebraica corrente - la Torah - costituiscono una stringa di 304.805 caratteri, e per un computer trovare quali ELS hanno un senso compiuto in ebraico non richiede più di qualche ora di lavoro. Michael Drosnin dichiara di avere compiuto l’esperimento e di avere trovato ELS (in ebraico) come "Un assassino ucciderà Rabin"[2], o altre relative all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy o alla scoperta della lampadina da parte di Thomas Alva Edison. Di recente, Michael Drosnin ha affermato di avere trovato nella Bibbia perfino una ELS che profetizza la morte in un incidente automobilistico della principessa del Galles, Lady Diana. Il giornalista americano ci assicura che le probabilità che queste ELS si trovino nella Bibbia per caso sono inferiori a una su dieci milioni. Conclude quindi trionfalmente che qualcuno ha inserito di proposito le ELS profetiche nella Bibbia. Michael Drosnin - che è più vicino al New Age che alle religioni tradizionali - sostiene che non si tratta di Dio ma di extraterrestri, i quali ci hanno lasciato la Bibbia agli uomini prevedendo che millenni dopo questi, lasciati a loro stessi, avrebbero scatenato una suicida terza guerra mondiale. Questi buoni alieni sapevano che, quando fossero stati così tecnologicamente avanzati da distruggere il pianeta, i terrestri sarebbero stati anche in grado di decifrare il codice nascosto nella Bibbia e di comprendere i relativi ammonimenti.
Michael Drosnin non ha scoperto le ELS nella Bibbia da solo. E’ partito - e lo ammette - da un articolo di tre scienziati israeliani, Doron Witztum, Eliyau Rips e Yoav Rosenberg, pubblicato sulla rispettata rivista scientifica Statistical Science nel 1994[3]. Alla ricerca di ELS nella Torah, i tre matematici affermavano di avere trovato ELS con i nomi di trentadue famosi rabbini - vissuti ben dopo la stesura della Bibbia - con relative date di nascita e di morte. Ci si sarebbe dunque trovati di fronte a un miracolo, confermato da una di quelle riviste scientifiche internazionali di cui è nota la cura nel fare esaminare gli articoli da occhiuti recensori prima di pubblicarli. Anche se Doron Witztun aveva dichiarato pubblicamente che una ELS nella Bibbia aveva previsto la guerra del Golfo, i tre scienziati hanno unanimamente denunciato l’opera di Michael Drosnin come dilettantesca e inattendibile[4].
Il successo di Michael Drosnin ha agito, in ogni caso, da catalizzatore per rilanciare il dibattito sull’articolo di Statistical Science. Oggi ci troviamo di fronte a quattro campi contrapposti.
a. Il primo rappresenta chi si è occupato per primo di cercare ELS nell’Antico Testamento: il mondo dell’ebraismo ortodosso, hassidico e cabalistico, che aveva promosso ricerche di questo genere fin dagli inizi del nostro secolo. Senza computer, si era riusciti al massimo a trovare nella Torah qualche modesta ELS con la stessa parola "Torah". L’associazione Aish HaTorah, che ha lo scopo di riportare ebrei riformati o non praticanti all’ebraismo ortodosso, ha ottenuto grande successo con i Discovery Seminars, dove - con l’aiuto di Doron Witzun, di altri autori di libri popolari sul tema come Jeffrey Satinover[5], e di celebrità come l’attore Kirk Douglas che hanno abbracciato con entusiasmo la campagna - il miracolo delle ELS profetiche nella Bibbia è offerto come prova della verità della religione ebraica[6].
b. Il secondo campo comprende cristiani come Grant R. Jeffrey[7], Lori Eldridge[8] e Yacov Rambsel[9], i quali proclamano che nuovi esperimenti con il computer hanno portato alla scoperta nell’Antico Testamento di un numero impressionante di ELS con il nome di Gesù o frasi come "Gesù è il Messia"[10]. Questi autori hanno avuto un notevole successo soprattutto nel mondo carismatico e pentecostale, suscitando l’indignazione del leader di Aish HaTorah, il rabbino Daniel Mechanic, secondo cui utilizzando gli stessi metodi si possono trovare nella Torah anche ELS che recitano "Gesù falso profeta"[11].
c. Il terzo campo include i new agers come Michael Drosnin, secondo cui le ELS della Bibbia riguardano solo profezie per il futuro, non verità religiose, e hanno una origine extraterrestre, non divina: alcune profezie di Michael Drosnin, peraltro, come quella relativa a un viaggio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in Siria nel 1997 seguito dal suo assassinio, non si sono verificate.
d. Il quarto campo, infine, comprende un agguerrito manipolo di matematici di professione - l’australiano Brendan McKay[12], Dror Bar-Nathan della Hebrew University israeliana e Barry Simon del prestigioso California Institute of Technology[13] - che, incitati a scendere in campo dal best seller di Michael Drosnin, hanno cercato di fare a pezzi anche l’articolo del 1994 di Statistical Science. Anche se è più facile trovare ELS in ebraico - una lingua che si scrive senza vocali - che in altre lingue, Brendan McKay e i suoi colleghi pensano di avere dimostrato che l’esperimento dei trentadue rabbini è riuscito solo perché al computer è stato permesso di cercare fra centinaia di varianti, utilizzando modi diversi di scrivere i loro nomi e le date di nascita e di morte. Con un numero così alto di varianti si finisce per trovare qualunque ELS in un testo sufficientemente lungo. Per esempio, secondo Brendan McKay nomi e date dei famosi trentadue rabbini si trovano più facilmente sotto forma di ELS in Guerra e pace che nella Bibbia[14]. Distrutto l’articolo - a loro avviso fuorviante ma presentato in termini scientifici - di Statistical Science, Brendan McKay e colleghi pensano di avere tolto il terreno sotto i piedi agli esperimenti ancora più spericolati - e meno professionali - dei rabbini di Aish HaTorah, dei new ager come Michael Drosnin o dei cristiani fondamentalisti come Jeffrey Grant.
Se il dibattito nella comunità scientifica mostrerà - come sembra stia avvenendo - che Brendan McKay e i suoi colleghi hanno ragione, emergerà ancora una volta la fallacia della tesi secondo cui gli insegnamenti più importanti della Bibbia sono segreti[15] e hanno bisogno di un iniziato - o di n computer - per essere portati alla luce. Il credente non ha bisogno di codici segreti. Il testo palese della Parola di Dio è più che sufficiente a nutrire la sua fede.
* Articolo anticipato senza note e con il titolo redazionale Ma la Bibbia non dà i numeri in Avvenire. Quotidiano di ispirazione cattolica, anno XXXI, n°98, 25.4.1998, p. 22 e in "Cristianità", anno XXVII - n. 298, maggio 1999, pp. 21-23.
NOTE
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