I luoghi della fede
Il santuario della Beata Vergine del Bosco
Un angolo di preghiera e di pace nella verde Brianza
Ivette Perego
Ad Imbersago, in provincia di Lecco, sulle rive dell’Adda di fronte alla Grigna ed al Resegone, si trova il bellissimo Santuario della "Madonna del Bosco" o della "Madonna del Riccio" come anticamente si chiamava per uno dei primi segni avuti, ossia la maturazione delle castagne nel mese di maggio. Questo fatto avvenne il 9 maggio del 1617, ma già dal 1615 si diceva che proprio sulla cima di tre maestosi castagni appariva un essere misterioso, come una grande Signora in mezzo a luci e splendori celestiali con armoniose melodie mai udite.
Il segno prodigioso che si era verificato fece riflettere e si pensò che la Madonna, attraverso questo, chiedeva di essere onorata nel bosco. Da allora iniziarono i pellegrinaggi degli abitanti della zona alla "Valletta del Lupo", così si chiamava il luogo. Prima con una Croce che appoggiavano ai castagni miracolosi, poi con un quadretto in cui era effigiata l’apparizione di Maria SS. sul castagno dal quale pendeva un riccio maturo.
Con tanta spontaneità e devozione, anche in questo luogo benedetto, iniziava il culto alla Regina dei Cieli. La Madonna si dimostrò subito straordinariamente larga dei Suoi favori a chi La invocava. Le memorie del tempo sono piene di fatti miracolosi attribuiti alla Madonna del Bosco. Tra le prime grazie non si può tacere quella della liberazione di un bimbo dalle fauci di un lupo, grazia immediatamente ottenuta non appena la mamma, accortasi del grande pericolo del figlio, nella più profonda disperazione invocò la SS. Vergine. Riconoscente, la gente brianzola fece erigere sul luogo dell’Apparizione una piccola Cappella, "lo Scurolo", arricchita da un pregevole affresco del Barabino, di grande valore artistico ed ancora oggi ben conservato, rappresentante la Vergine col Bambino seduta con maestà e grazia su una nube luminosa che appare tra i castagni; nella parte inferiore si può vedere la rappresentazione del miracolo del bimbo azzannato dal lupo.
Dopo aver innalzato la Cappelletta si rese necessaria la costruzione di un tempio nel bosco. Molte furono le difficoltà da vincersi per l’altezza e la ripidezza del luogo senza strada, ma il 9 maggio del 1646 il Tempio veniva solennemente benedetto. Il 29 agosto 1954 il Patriarca di Venezia Card. Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, incoronava il simulacro della Vergine e del Bambino. Papa Giovanni XXIII ha dichiarato più volte la sua devozione alla Madonna del Bosco. Chi sale la Scala Santa, 349 gradini, vede stagliarsi tra il verde intenso la maestosa statua in bronzo (alta 4 metri e del peso di 30 quintali) dello stesso Pontefice. Anche il Beato Cardinal Schuster, arcivescovo di Milano, era particolarmente devoto alla Madonna del Bosco, dove è ancora custodita la sua camera, alcuni abiti e suppellettili.
Molti sono i favori spirituali concessi al Santuario, tra questi l’indulgenza di 300 giorni per ogni gradino a chi sale la Scala Santa recitando il Rosario. E’ sempre numerosa l’affluenza dei fedeli a questo grazioso Santuario durante tutto l’arco dell’anno. Le feste principali sono il 9 maggio, cioè la Festa dell’Apparizione e la Domenica consecutiva (Seconda Festa dell’Apparizione).
* "Io sono la Via, la Verità e la Vita…!" n. II\ 4.
Torna all'indice della raccolta "Appunti di spiritualità"